Svezzamento: 10 consigli per iniziare

Sono mamma di due gemelle e ho superato il periodo dello svezzamento con molta tranquillità grazie anche alla collaborazione delle mie figlie che hanno reso questo compito molto facile rispetto a racconti di amiche o parenti.

Ho iniziato ad informarmi leggendo libri sullo svezzamento  e seguendo corsi tenuti da esperti nel settore, quando ancora ero in dolce attesa, pensando che poi non avrei avuto più tempo.

E così è stato, ma sono arrivata al sesto mese di vita delle mie figlie piena di dubbi, avendo tante informazioni spesso contrastanti tra loro.

Poi un giorno ho iniziato e ho seguito, come spesso accade a noi mamme, l’istinto; ed è andata bene!

L’esperienza di aver provato in prima persona questa fase di vita mi ha fatto capire che ognuno di noi deve seguire una propria strada e che lo svezzamento dovrebbe essere personalizzato in base alle abitudini della famiglia e al bambino.

Lo svezzamento è un vero proprio atto educativo.
 
I genitori hanno un ruolo cruciale in questa fase dello sviluppo del bambino perché sono protagonisti di una vera e propria educazione alimentare che andranno a compiere verso i propri figli. 
 
Oltre a proporgli gli alimenti più adatti e sani sarà importante anche insegnarli dove si reperiscono gli alimenti, come si producono, i tempi di raccolta, la stagionalità e le modalità di preparazione.
 
Ecco allora alcuni 10 consigli utili per lo svezzamento:
 
– Non avere fretta di iniziare, il primo anno di vita dovrà essere una scoperta graduale per il bambino di ogni singolo alimento, tenendo presente che il latte materno/artificiale rappresenterà sempre una componente fondamentale della sua alimentazione
– Non forzare mai il bambino a mangiare o a finire il piatto: i bambini soprattutto nei primi anni di vita si auto-regolano. Obbligandoli a finire il cibo, una volta cresciuti potrebbero non riuscire a regolarsi in base al senso di sazietà
– A tavola ma anche durante la giornata proporre l’acqua spesso e volentieri. I succhi di frutta non andrebbero offerti nemmeno per lo spuntino perché ricchi di zuccheri
– Non usare il cibo come premio o consolazione, è un’abitudine sbagliata che un domani potrebbe portare a chili di troppo. Premiate il bambino dicendogli che giocherete con lui o lo porterete al parco
– Tv, cellulari, tablet e giochi non andrebbero accesi o utilizzati durante i pasti, altrimenti il bambino mangia senza rendersene conto. Sì invece a della musica rilassante e creare un’atmosfera serena e piacevole a tavola.
– Meglio non giocare a tavola, altrimenti il bambino si abituerà che quando si mangia si gioca e vorrà che voi giochiate sempre
– I genitori sono l’esempio che il bambino seguirà, se il genitore non mangia frutta e verdura e non fa colazione non possiamo pretendere che il bambino si comporti diversamente
– I dolci, le caramelle, le merendine, gli zuccheri in generale non fanno parte degli alimenti necessari ad una crescita sana dei bambini, andrebbero evitati almeno nei primi due anni di vita, o se proprio si vuole, meglio preferire quelli fatti in casa
– Cucinate insieme al vostro bambino, portatelo al mercato o nell’orto a vedere da dove provengono i cibi che lui mangerà, i bambini ci osservano con attenzione quando prepariamo il cibo per loro, se apriamo una busta di verdura lavata o se raccogliamo insieme i pomodori dalla pianta
– Evitate che il bambino mangi troppo fuori pasto, spesso capita che i bambini mangino poco durante i pasti principali perché sono già sazi di succhi di frutta, gelati, caramelle…